BUONE FESTE !!

AUGURI GRIGIONERI !!

NOI ODIAMO BABBO NATALE !!

LIBERTA' PER GLI ULTRAS !!

Dopo un giorno di isolamento e due in carcere, Tifosotto è tornato a casa. Sulle spalle gravano gli arresti domiciliari, un braccio rotto e tanti dolori per le percosse prese dalle Forze del Disordine. In questo momento siamo vicini a lui e a tutti i fratelli HCJS, ricordando che non è possibile che si finisca in galera per una partita, non è possibile sentire ipocrisie e tamburi di guerra contro il tifo organizzato da gente che porta avanti guerre e morte, non è possibile. Punto e basta. In curva Pozzi sabato, contro il Cascine del Riccio, è stato quindi esposto un semplice striscione per Tifosotto ed espressa tutta la solidarietà, nel nostro piccolo abbiamo operato una colletta per eventuali spese legali, o qualsiasi cosa abbia bisogno.

TIFOSOTTO LIBERO !!

BASTA REPRESSIONE !!

LEBOWSKI - CASCINE DEL RICCIO 0-3

Freddo, gelo e vento accompagnano una sconfitta veramente brutta. Ma non pensate brutta nel senso di sconfitta meritata: cose del tipo partita sbagliata, solo loro in campo, nulla di tutto ciò. Brutta perchè è stata una di quelle partite che potevi vincere tranquillamente. Infatti sullo 0-0, si contano diverse palle gol mancate per i grigioneri, di cui una clamorosa con Lazzerini. E ancora una volta ci tocca subire un'ingiusta punizione, con il Cascine del Riccio che dilaga fino al risultato veramente pesante di 3-0. Discorso tifo. Diamo la colpa al diaccio invernale, ma non siamo stati gran cosa. Primo tempo d'ordinaria amministrazione, mentre nel secondo tempo, dopo il 3-0 siamo stati praticamente in silenzio, cosa non da noi. Silenzio spezzato per un po' però da quei venti minuti di cori contro il Cristo e dalla 'goliardata' della settimana: i cori anticlericali infatti sono accompagnati da una coreografia esilarante che vede il pubblico della Pozzi disporsi a croce cattolica e crocifiggere il proprio capo ultras, issandolo a mano e trasportandolo fino al suo tragico destino. Mancavano solo le candele e gli angeli e l' opera sarebbe stata perfetta. Finisce così tra le risate e gli applausi ai ragazzi l'ultimo appuntamento del 2007, il campionato riprenderà il 5 gennaio. AVANTI LEBOWSKI !!

PONTE A GREVE - LEBOWSKI 4-4

Otto gol per un match tutt'altro che noioso in quel di ponte a greve. La partita parte subito in quinta, appena stiamo prendendo posto sugli spalti assistiamo ad una delle solite discese libere di Garofalo, che entra in area, tira, ma colpisce il palo, sulla respinta però arriva come un falco Brunetti, che insacca, ed è subito 1-0 per i grigioneri. Cominciamo così a cantare al massimo, anche se ancora spogli di uno striscione che ci rappresenti. Per tutto il primo tempo facciamo un buon tifo, grazie soprattutto ad una partita che trasuda emozioni continue. Infatti dopo il vantaggio nostro, i padroni di casa rispondono prima pareggiando e poi sorpassandoci. Ci penserà per altre due volte Brunetti a riportarci in vantaggio, ed entrando nella storia, come primo giocatore del Lebowski a mettere a segno una tripletta. Col vantaggio siamo tutti galvanizzati, ma la partita inizia ad esser dominata dal nervosismo e ci ritroviamo in nove contro undici sul terreno di gioco. Così il Ponte a Greve prende coraggio e con due gol effettua nuovamente il sorpasso, 4-3. Il Lebowski non ci sta, noi non ci stiamo, e, nonostante la brutta batosta, la reazione c'è. Accade così che dagli sviluppi di un calcio piazzato a nostro favore nelle ultime battute di gioco, Piegari realizzi il gol del pareggio: IMMENSA GODURIA! Il nostro difensore andrà poi a fare compagnia ai nostri espulsi, finendo la partita anzitempo. A fine partita chiamiamo i ragazzi a gran voce sotto la curva per accoglierli nel nostro solito abbraccio. Forse c'è chi si aspettava di più, visto la posizione in classifica degli avversari, ma visto come si erano messe le cose, alla fine non possiamo che esultare per il risultato ottenuto, che però lascia quel pizzico di amaro in bocca per una partita cominciata bene e conclusa in salita.

AVANTI LEBOWSKI !!

LEBOWSKI - FIRENZE CALCIO A 5 1-3

Sconfitta interna per un Lebowski rimaneggiato e nel pieno delle emergenze: dopo i due espulsi della scorsa giornata, entrambi del reparto difensivo, tante le assenze anche a centrocampo, e ben due i rientri dopo infortunio nel reparto offensivo. Derby molto vivace che il FI.C.A5 fa suo. Vantaggio degli ospiti nella prima frazione di gioco e non appena il Lebowski si riversa in avanti, dopo il pari di Garofalo nel secondo tempo, i biancorossi fulminano l'undici di mr. Tossani con due contropiedi ineccepibili. Non basta il cuore ai grigioneri, fermati anche da un legno in una delle tante occasioni, ma applausi a scroscio dal settore a fine match per i ragazzi, e mister che chiede umilmente scusa sotto la curva, inchinandosi più volte e investito dai nostri cori. Cori che fanno capire che noi siamo sempre soddisfatti di come stanno andando le cose quest'anno, che crediamo moltissimo in questo progetto e che siamo insomma sulla strada buona. Capitolo tifo. La Moana Pozzi è ancora senza striscioni, ma per stavolta si opta per il colore e il calore. A inizio partita piccola coreografia, con coriandolata e due striscioni srotolati che compongono la frase 'Stiamo tornando... CARICA RAGAZZI'. Tifo a grandi livelli per tutto il primo tempo, grazie anche all'elevato numero di presenze sugli spalti. Un po' in calo nel secondo tempo, ma comunque sempre costante. Un' ottima prova per il futuro. Da segnalare la presenza tra i pali del FI.C.A.5 del nostro Galletti, assiduo sostenitore grigionero, ora calciatore in rinascita, bersaglio per tutta la partita di cori goliardici e varie voci a dir poco esilaranti. Sabato prossimo, mi raccomando, TUTTI A PONTE A GREVE !!

POTENTE - LEBOWSKI 2-2

Seconda settimana di silenzio per la curva grigionera, che nella trasferta di Legnaia si ripresenta come già annunciato senza striscioni dei gruppi, ma racchiusa dietro ad un unica frase significativa: RISPETTO PER GLI ULTRAS. Rispetto che però non arriva da una quindicina di tifosi del Potente, non definibili ultras, che per tutta la partita non fanno altro che provocare. Diciamo che, dopo i fatti recenti, una cosa del genere ci si poteva anche aspettare, ma non a questi livelli. L'idea è la solita, vedendo che questi fanno un coro per la squadra e dieci contro di noi: ovvero che sono venuti apposta per "l' evento". A proposito dell'evento e al di là dell'ottimo risultato finale, mi permetto di spendere più di una qualche semplice parola di elogio per i ragazzi, che in questo particolare momento ci sono molto vicini, e in campo sabato hanno veramente dato l'impossibile, affondati ancora una volta da una decisione arbitrale che lascia più di un dubbio, ma eroici nell'agguantare il pareggio in nove contro undici: UN CUORE COSI'! Tornando invece al match sugli spalti, decidiamo di ignorare le provocazioni, e di farci i cazzi nostri. Nonostante gli insistenti 'Non cantate mai' e gli 'alza la voce, coniglio alza la voce' dei simpaticissimi tifosi di casa, che si vede non siano al corrente della situazione (tra l'altro alcuni cori provocavano la nostra ilarità, si passa da un 'fate il derby col Tirana' ad un 'tirate solo a S.Piero', che ancora molti cercano di comprendere cosa avranno voluto dire). A fine gara mentre i tifosi di casa lasciano lo stadio, cominciamo a intonare cori contro i Nostri Amici a raffica per una decina di minuti. Poi tutti a casa, chi col giramento di cazzo per le decisioni arbitrali, chi per non avr potuto rispondere alle mille provocazioni fatteci, ma tutti con uno sguardo benevolo al futuro e alla riunione di lunedi, fondamentale per tutto il gruppo grigionero. AVANTI LEBOWSKI, AVANTI ULTRAS!

PS Chiedo umilmente scusa ai ragazzi che a fine primo tempo sono venuti a chiederci di ricominciare a cantare, ma la decisione dello sciopero era stata presa già in settimana ed era per motivi più volte spiegati, che non riguardano ASSOLUTAMENTE ALCUN PROBLEMA CON LA NOSTRA SQUADRA.

ULTRAS, NOT CRIMINALS!

COMUNICATO UFFICIALE CURVA MOANA POZZI - Ultras Lebowski - DEL 24/11/2007

Visti i fatti della scorsa settimana che ci sono piombati addosso come un torrente in piena, prima quelli “personali” riguardanti la sfida col Colonnata e poi la morte di Gabriele Sandri, ennesima vittima dello Stato, anche oggi la Moana Pozzi, nella trasferta di Legnaia, non esporrà nessuno striscione e NON EFFETTUERA’ ALCUN TIPO DI CORO per tutti i 90’, allineandosi col pensiero al resto delle curve italiane, consapevoli che la nostra terza categoria è una realtà assai insignificante nel panorama calcistico italiano, ma volenterosi e convinti di farlo anche nel nostro piccolo, per noi. E’ la seconda volta che la Moana resta “spoglia” (contando la settimana scorsa) e dopo ormai tre anni di storia. Fino a queste due ultime settimane lo striscione DRUGATI e lo striscione URBAN KAOS, avevano sempre fatto la loro presenza in ogni circostanza, chi da più, chi da meno tempo. Ma i fatti di Colonnata-Lebowski sono stati usati dai media in maniera inappropriata e gonfiati allo sproposito, visto cosa è successo appena il giorno dopo, con l’omicidio di Gabriele Sandri e gli incidenti della domenica sera a Roma. Infatti subito sulla carta stampata via alle sentenze, via ai paroloni, alle ingiurie: per quattro giorni, i quotidiani (che tra l’altro di noi avevano sempre riportato elogi) ci hanno torturato, hanno scritto di tutto e di più, su di noi ultras grigioneri, sulla nostra curva. Noi non accettiamo tali ingiurie, non possiamo tollerarle, quindi, anche per rispetto alla nostra squadra del cuore, agiremo come sopra detto. In silenzio, un silenzio di disprezzo contro chi e cosa continuerà a sparare sentenze su fatti che non conosce, e contro chi ancora reprime e non viene punito, nemmeno se spara un colpo di pistola contro un ragazzo di 26 anni.

BASTA GIUDIZI, BASTA SENTENZE! ULTRAS, NON CRIMINALI! GABRI VIVE!

Nella foto sopra, la curva Pozzi durante la partita contro la Lastra 2006. Per la prima volta sabato 17 Novembre, nessun coro si è alzato dal settore grigionero, per rispetto della squadra e per rispetto dei fatti elencati sopra nel comunicato.