lunedì 30 marzo 2009

Romola - LEBOWSKI 1 - 2 !!

Partiamo molto presto per raggiungere l'impianto di San Vincenzo a Torri dove il nostro Lebowski affronta la Romola, che in classifica ci equivale. Arriviamo dunque con più di un'ora d'anticipo, piazziamo striscioni e pezze e tra birre e partitine a calcetto attendiamo l'inizio. Sugli spalti non siamo tantissimi ma riusciamo comunque a tirare fuori un buon tifo, seppure un poco confusionario. Il clima atmosferico e la partita non ci aiutano di certo, infatti, mentre dal cielo iniziano ad arrivare le prime gocce di pioggia, in campo il Lebowski si ritrova in 10 contro 11 e con un gol da recuperare. Noi non molliamo e andiamo avanti cercando di incoraggiare i grigioneri tra cori, goliardici sfottò e spintonate (succedute talvolta da rovinose cadute), fino a che l'arbitro non decreta la fine del primo tempo. Inizia il secondo tempo e manco il tempo di riorganizzarsi che Montelatici punisce il portiere avversario con un missile su punizione da 30 metri che si infila sotto il sette. Si riparte dunque sull'onda dell'entusiamo che ci da una mano a sostenere i nostri colori anche sotto la pioggia battente, tanto che qualcuno decide di affrontare le intemperie a torso nudo. Nonostante l'entusiasmo però, risultiamo spesso caotici e imprecisi, riuscendo comunque a farci sentire e a divertirci, fino a quando, a pochi minuti dal termine, Lapo(pò) sigla su punizione dal limite dell'area il gol del definitivo 2-1 che fa esplodere il settore occupato da noi Ultimi Rimasti. Gli ultimi 5 minuti alziamo la voce accompagnando la squadra fino al fischio finale dell'arbitro che sancisce questa bella quanto importante vittoria e fa tremare nuovamente i gradoni in legno degli spalti. A fine partita si nota in campo un patetico accenno di rissa dei giocatori della Romola ai quali probabilmente non è andata giù la sconfitta mentre noi festeggiamo e chiamiamo sotto la curva la squadra che, stavolta, viene a prendersi i meritati applausi.

Il fine settimana degli Ultimi Rimasti non si ferma qui infatti il giorno successivo, Domenica, una ventina di noi si organizzano per ritrovarsi nella vicina Pistoia con i fratelli HC*JS, saliti da Castellammare per l'incontro Pistoiese-Juve Stabia. Un'altra giornata al fianco degli stabiesi per consolidare il bellissimo rapporto che sta maturando negli anni e per ribadire il nostro odio eterno al calcio moderno.

Hamas - Lebowski ... e vino a volontà!

7 commenti:

ha detto ha detto...

GRANDE LEBOWSKI, CUORE E CORAGGIO NEL SECONDO TEMPO!

HAMAS LEBOWSKI E SUBBUTEO A VOLONTA'!

x x x ha detto...

http://www.stabia1907.it/centenario/modules.php?name=News&file=article&sid=3510

Anonimo ha detto...

Grande Lebowski!!!!

hc*url sez.oltrarno

P.s: no al subbuteo moderno!

Anonimo ha detto...

senza parole siete tutti grandi
NO AL SUBBUTEO MODERNO
MARIJUANA E CROSTINI LIBERI

Anonimo ha detto...

Intimidazioni e paura a Castellamare: il caso Juve Stabia...

01/04/2009







Di nuovo vestiti. «La punizione degli ultrà? La accettiamo». Lasciati prima in mutande e poi in canottiera, i calciatori della Juve Stabia minimizzano. Non la polizia.

La "punizione" inflitta dagli ultrà è finita. I calciatori della Juve Stabia sono tornati ad allenarsi con tute e pantaloncini gialloblù, dopo essere stati costretti a rimanere in slip domenica notte al rientro da Pistoia, con la sesta sconfitta di fila alle spalle; poi in canottiera allo stadio nella seduta defatigante di lunedì. Minimizzano tutti, in casa Juve Stabia. Tutti tranne 4 calciatori. Quelli che non ci sono. In 4 sono scomparsi da un giorno all´altro. Impauriti. La società spiega che Biancolino e Grieco mancano per «motivi fisici», ma che Cristea e Gelardi «hanno disertato senza autorizzazione». Disertato.
I "disertori" sono i soli che con la loro assenza rompono di fatto il muro di silenzio alzato dalla Juve Stabia. Gelardi, esperto difensore che l´anno scorso giocava a Cava de´ Tirreni, se n´è tornato in Sicilia, nella sua Sciacca. Dopo l´intimidazione degli ultrà, ha messo la sua famiglia in auto e l´ha riportata a casa. La società è a conoscenza della sua preoccupazione. Club e allenatore sono stati avvertiti. Gelardi è preso da dubbi e timori. La sua esperienza a Castellammare potrebbe anche essere finita qui. Non se la sente di tornare in una città dove le intimidazioni intorno alla squadra di calcio sono aumentate di giorno in giorno. A dicembre furono picchiati Brunner e Radi in strada, Amore e Mineo riuscirono a fuggire, l´allenatore Morgia si dimise e raccontò così l´escalation di Castellammare: «Dopo la partita con il Potenza - le sue parole d´allora - ci hanno tenuto dentro lo spogliatoio due ore. Ci hanno minacciato pesantemente, poi tutto è finito. Dopo la partita con la Pistoiese la stessa storia. Siamo rimasti chiusi terrorizzati senza sapere cosa fare. Ci hanno lasciato andare via solo dopo che il presidente ha acconsentito a far salire due ultrà sul pullman che ce ne hanno dette di tutti i colori, minacciandoci e insultandoci». Il club, all´epoca, parlò di «oscuro atteggiamento di Morgia», aggiungendo che «il perpetrarsi di tale incomprensibile atteggiamento, che getta discredito sulla società, sulla città e sui veri tifosi, non sarà più tollerato e saranno adottati tutti i provvedimenti del caso».
Ecco. Ora, dopo la domenica in mutande, i lumini funebri in panchina e i manifesti a lutto per Biancolino e Rastelli, è fronte compatto fra club, allenatore e squadra. Dinanzi alla religione della maglia professata dagli ultrà, la Juve espone la teologia dello spogliatoio: «Sul campo gli estranei non dovrebbero neppure entrare». Da domani allenamenti a porte chiuse. La società aveva già invitato i siti Internet a chiudere i forum di discussione: «Troppi messaggi che destabilizzano». In panchina siede Maurizio Costantini, tornato dopo l´esonero alla quinta giornata. Prova a fugare un po´ di misteri: «Biancolino non era sul pullman perché è rientrato a Castellammare con un´auto diversa. Io non ero presente perché sono sceso al casello dell´autostrada, sono andato in albergo e ho raggiunto mia moglie». E la protesta? Costantini dice: «La accettiamo. Ha avuto forme e modi particolari. Ne prendo atto. Ne faccio tesoro. Sono tre giorni che si parla solo di questo. In altre città succedono cose più gravi e non ne parla nessuno. Ci sono 7 partite e ci dobbiamo salvare. Rimandiamo i processi».
Il sindaco Salvatore Vozza lascia che sia l´assessore allo sport, Nicola Corrado, a esprimere il punto di vista dell´amministrazione comunale. Castellammare sta lanciando nelle scuole il "progetto De Coubertin", attraverso il quale numerose società cittadine promuovono con dei corsi lo sport tra gli studenti. «L´attaccamento alla squadra», le parole di Nicola Corrado, «non può e non deve degenerare in atti e comportamenti che nulla hanno a che vedere con lo sport, quello vero». In giornata, il Comune proverà a farsi promotore di un incontro distensivo fra ultrà e squadra. «Dobbiamo essere uniti senza mai dimenticare che il calcio è un gioco, si può vincere e si può perdere. Con questi atteggiamenti esponiamo la città a giudizi negativi. Parlerò con i giocatori, i dirigenti della squadra e i tifosi per ristabilire un clima sereno e guardare insieme alle sfide che ci attendono. Faccio un appello a tutti gli sportivi: la delusione è tanta, ma creare strappi non aiuta, ricompattiamoci e ripartiamo, la nostra città ha vinto ben altre sfide».

Anonimo ha detto...

ciao lebwoskyyyyyyy sono un ragazzo degli swarm 1984 peppe quel ragazzo ke domenica o ofriste quel vino ottimo. se nn vi ricordate avevo un okkio un po maluccio apparte questo vorrei complimentarvi con voi per il vostro essere ultras spero di vedervi presto liberta per gli ultra

Anonimo ha detto...

Ciao Peppe, grazie per i complimenti. Vieni a trovarci quando vuoi e speriamo che la Juve Stabia possa restare in C1, il minimo in cui merita di stare.
Libertà per gli ultras
URL

 
src="http://it.youtube.com/watch?v=wynEZXhy2po"